… Mi guardo intorno e mi trovo sempre piu’ sconcertata e amareggiata da due tipi in apparenza opposti di figure femminili:quelle che continuano a compiacere il mondo maschile, perdendo la loro dignità e offendendo la loro intelligenza, ammesso che ne siano in possesso, e quelle che hanno interpretato la tanto sofferta e per certi aspetti ancora remota“parità di diritti tra uomo e donna”, travisandola, con il fine assurdo di volersi sostituire all’uomo, negli atteggiamenti, negli obiettivi, nello stile di vita. Ambedue tipi di donne, sono vittime del modello maschile: quello peggiore. A scanso di equivoci io non rinnego affatto il mio passato in cui ero una sostenitrice dei diritti della donna, periodo in cui scendevo spesso in piazza con le femministe a manifestare; ma l’uniformità tra i due sessi la trovo assurda, triste, squallida. Mi sono sempre piaciuti gli uomini con certe caratteristiche femminili, quelle piu’ edificanti e preziose, come la dolcezza, la sensibilità, l’intuizione, la profondità dell’animo, o la capacità di cogliere dettagli per comprendere meglio le persone e la vita. Di contro, alcune encomiabili caratteristiche maschili, come la padronanza di se’, il self-control, la sicurezza, la grinta e la forza psico-fisica, completano e migliorano la personalità di una donna, naturalmente non priva delle stesse caratteristiche femminili che ho citato prima. Ma certe donne emulano l’uomo sia nel campo lavorativo che nei rapporti di sesso, purtroppo nei suoi aspetti piu’ squallidi e brutali, completando la penosa opera con i propri aspetti peggiori .Prendiamo ad esempio alcune donne manager: dalle mie esperienze personali trovo queste donne a dir poco mostruose. Cominciamo col dire che sono vittime dell’ansia e dell’insicurezza, (frutto di secoli di retaggi culturali che le hanno relegate in una condizione di fragilità e di subordinazione), che comunque mascherano con un’aggressività sproporzionata e con un’arroganza prettamente maschile. Donne, spesso, sull’orlo di una crisi di nervi, quando non riescono a gestire una situazione lavorativa. L’ambizione è una caratteristica positiva per ambedue i sessi, necessaria e sana per migliorare ed arricchirsi,ma trovo che sia negativa e personalmente non concepisco la spasmodica competizione come mezzo fondamentale per raggiungere l’apice prestigioso per “Dominare”con unghie e denti affilati. Tra le sue vanità, la donna ne aggiunge un’altra che da sempre è stata la prerogativa dell’uomo. Ben venga, se la donna integra le sue preziose e positive peculiarità con quelle maschili, ma non ho fatto altro che scorgere gli aspetti più arroganti e machiavellici tipici maschili, con le solite forme sottili e diaboliche,o semplicemente volgari di seduzione della donna, per ottenere un incarico o un privilegio. Ripeto, per la mia esperienza personale, Non ho visto in questo genere di donne in carriera alcuna gestione in sinergia, precludono qualsiasi forma di leadership partecipativa, sono accentratrici ed arroganti peggio degli uomini nei vari posti di comando. Per fortuna non sono tutte cosi’.
Riguardo questo inquietante fenomeno dell’uniformità tra i due sessi, vi voglio riportare parte dell’ articolo di Laura Costantini pubblicato sul sito “Mente critica”:
"…Una donna è profondamente diversa da un uomo e questa diversità è una ricchezza che va tutelata. L’emancipazione femminile, ad un certo punto, ha imboccato un bivio e questo bivio ci sta portando a imitare pedissequamente degli atteggiamenti maschili che fino a poco tempo fa stigmatizzavamo. Uno di questi è l’approccio con il sesso:
- Ogni lasciata è persa
- Una scopata non si nega a nessuno
- Una botta e via
Leggo di ragazzine impuberi che regalano sesso orale a coetanei scelti a caso nei gabinetti delle discoteche.
Leggo di ragazzine adolescenti che si fanno riprendere mentre, nelle aule scolastiche, si lasciano palpeggiare dai compagni di scuola.
Leggo di bambine che, bombardate di stimoli sessuali da una società che svilisce la donna molto più di quanto possa aver fatto qualunque medioevo, maturano sessualmente come giovani piante esposte a cataclismatici cambiamenti di clima.
Leggo di una ragazzina di tredici anni che ha dato alle stampe un romanzo autobiografico dove racconta di come un sessantenne amico di famiglia l’abbia iniziata alle più trasgressive pratiche sessuali.
Leggo di una sorta di roulette russa del sesso orale nel bestseller di Melissa P.
Leggo.
E non capisco come tutto questo venga accettato. Non capisco perché le donne non si ribellino a questa ennesima discriminazione che, per farle uguali agli uomini, le vuole superficiali, esibizioniste, immature. Essere donne non è questo, io non voglio che sia questo. Non lo voglio per me, che sento profondamente la dignità della mia persona in ogni sua parte. Non voglio che lo sia per le mie nipoti che presto si affacceranno sulla soglia della sessualità e potrebbero venirne travolte, sconvolte, soprattutto deluse. Ho visto tre film porno in tutta la mia vita e tutte e tre le volte il disgusto e il senso del ridicolo mi hanno travolta. Quel genere di fantasie non appartengono alla sessualità femminile che è molto più raffinata di un’ammucchiata caotica, di un dondolio meccanico, di un’esibizione di fluidi corporei. Il sesso è una delle forme di comunicazione più alte che ci siano state date in sorte, una porta verso il trascendente, un’astronave verso mondi che restano sconosciuti a chi non sa come manovrare i comandi. E dovremmo essere noi donne ad insegnarlo agli uomini, non accettarne la guida verso lo svilimento del nostro corpo.
E del loro."
Infine, vi voglio segnalare questo sito http://www.ilcorpodelledonne.net/?page_id=89
Due tipi opposte di donne come hai saputo illustrare tu con molta precisione che hanno finito per generare anche due tipi di uomo. O meglio uno solo. Uno che stà lentamente scomparendo per fortuna , ovvero l'uomo stupido ed ottuso che ha sempre sottomesso e pretende di sottomettere la donna in ogni suo aspetto. L'altro , un uomo che invece stà arrendendosi di fronte a certi atteggiamenti di tante donne , per fortuna non tutte. Due approcci entrambi sbagliati, entrambi malati eredi di secoli di ingiustizie e di prevaricazione da parte maschile. Ma ciò che colpisce di più almeno a me, è una cosa. Che le donne difficilmente sanno fare squadra per contrastare il " maschio " ed il suo potere. C'è poca solidarietà! Si scannano per qualsiasi cosa, facendo spesso il gioco del maschio. Peccato. Le donen hanno maturato troppa competizione fra di loro ma anche soprattutto col maschio falsando quel rapporo naturale che stà alla base della convivenza uomo - donna. Io ho una sorella e per fortuna abbiamo avuto un ' educazione paritaria in quanto abbiamo ricevuto un imput educativo basato sulla parità , sul rispetto e sulla pari dignità. Ad entrambi è stato insegnato a lavorare sia dentro che fuori casa . Ad entrambi è stato chiesto lo stesso impegno, le stesse responsabilità, sono state date le stesse occasioni! e non è poco ! Un abbraccio, Chey | |||||||||||||||||||
non ho visitato i sito e non ho letto tutto il tuo articolo.... ma credo di aver capito, sai come la penso? io dico che ognuno assume un proprio ruolo a secondo di chi ha di fronte nelle relazioni umane, nell senso che la donna oca fara' l'oca nel gioco dell'oca, ma la stessa magari è una sadica che ti prende a calci nelle palle quando è a letto, e avra trovato a chi piace prenderersi i suoi calci..... ogni essere è automodificabile, io non ho mai dato delle etichette predefinite femministe o oche giulive, non sono ipocrita da non sapere che alcuni esseri prestano il loro corpo per arrivare a degli obbiettivi, o come chi è ricco puo' adoperare questo optional per ottenere dei favori.... dai uno sguardo alle prime pagine dei giornali, le femministe sono donne che si sentono inferiori, come i gay che vanno al pride si sentono diversi ma tutti siamo esseri..... uguali su questa terra, ho allargato un po il concetto ma non do per scontato nulla perche nulla mi è stato scontato....... baci cio raf | |||||||||||||||||||
Abbiamo perso la nostra identità, abbiamo combattuto per avere la parità di diritti, abbiamo vinto battaglie gloriose, ci siamo riscattate, ma quanto abbiamo perso e quanto pagato? Si conquista il nuovo e si dimentica il vecchio.. dimentichiamo chi siamo e come siamo, ci mostriamo forti ed evolute, usiamo frasi prettamente maschili e l'Anima vomita rabbiosa il suo scontento. Io non so bene che tipo di Donna sono, arranco e guardo cosa ho lasciato dietro di me, vedo dolcezza spaurita, ingenuità, compassione e Amore, vedo tanto di perso e cosa di acquistato? Forse la razionalità, forse la paura, forse la rinuncia o forse sono indefinita così come sono.. Tante volte ho detto una scopata e via e tante volte ho pianto lacrime amare, per non aver dovuto rinunciare al sesso con qualcuno che non mi amava.. se tiro le somme non mi piace ciò che sono diventata, non mi piace che invece di comprendere l'animo maschile, mi sono lasciata ferire da loro senza difesa. Ora a quarant'anni nel cuore vedo ferite ricucite e asciutte e non sento gioia! E così ti accorgi di aver chiuso per sempre la capacità di creare Amore e ti nascondi dietro una Vita irriconoscibile e troppo amara. Aspettando ancora nonostante tutto un cavaliere forte e idealizzato sin da bambina.. forse sono andata fuori tema, il mio istinto mi ha guidata all'interno di me stessa! Ti abbraccio tesoro. Lu
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