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sabato 25 dicembre 2010

Rivisitiamo io e Lu vecchi post...questo è il primo


Creato il 6 Novembre del 2007...

L'ESSENZA DELLA VITA.

Ho rivisto Adele, dopo tanti anni ormai sbiaditi dal tempo. I banchi di scuola, la spensieratezza, l’allegria.... e gli occhi di Adele erano già belli. Ma adesso lo sono di più; Adesso brillano di una luce nuova, irradiante, straordinaria. Mi trovavo in chiesa, per la prima comunione di mio figlio Giulio; anche il figlio di Adele, Narayen, era li’ per la sua prima comunione; i ragazzini si frequentavano, ma né io nè Adele sapevamo che i nostri rispettivi figli erano amici .Quel giorno mi sentivo svuotata, triste, di cattivo umore. Avevo il cuore chiuso al mondo. Poi mi ha fermato Adele con la sua voce delicata e dolcissima come sempre; ma le sue parole erano profonde, ricche di significato. I suoi occhi scintillavano di una luce che all’inizio mi ha un po’ disorientato, ma poi mi ha donato un’ebbrezza ed un calore che ha rivoluzionato il mio stato d’animo.Prima d’allora, l’amore dei miei affetti più cari, e sopra ogni cosa gli occhi dei miei figli possedevano il potere portentoso di aprirmi così rapidamente l’anima e il cuore, sicuramente tante sono le cose che emozionano, come la musica, la bellezza della natura.....anche l’affetto sincero degli amici, ma non mi era accaduto di scorgere tanta ricchezza e profusione in pochi minuti..... poi ho compreso. Ho conosciuto i figli, e soprattutto ho conosciuto Danilo, e non lo dimentichero' mai. Viviamo tutti una vita insulsa, superficiale, ci lasciamo ingannare dagli sfoggi e dai lustri delle apparenze, dalle simulazioni e dai miraggi di un’esteriorità vacua e sterile, guardiamo senza vedere, schiavi di una vanità patetica e meschina, tanto da essere capaci se non di giocarci l’anima, di impoverirla sempre di piu’.

Gli occhi di Adele e dei suoi due figli brillano per merito di Danilo, il primogenito. Sono rimasta esterrefatta, per il potere che possiede Danilo nello sguardo: intelligenza e sensibilità fuori dal comune, arguzia, vivacità, versatilità... occhi abituati ad osservare, contemplare , riflettere, e a comprendere il lato profondo e autentico di ogni aspetto della vita. Tutto questo ... nei suoi occhi, in quelli di Adele, che sprigionano forza e amore, e degli altri due figli.
Gli occhi di Danilo sono così come li ho descritti. Lui può comunicare solo con gli occhi, per scrivere utilizza l’eyegaze sistem, e grazie a questo sistema ad alta tecnologia, che con il movimento delle sue pupille, trasferisce al computer i suoi pensieri, lui ha la possibilità di estrinsecare le sue idee e noi il vantaggio di conoscerlo più a fondo. Danilo si è laureato in scienza della formazione, scrive in una rivista ed è anche cronista sportivo.
Mi ha regalato una grande lezione di vita.
E’ stato un privilegio averlo conosciuto, e dovremmo imparare da lui,dalla sua voglia di vivere, dalla sua determinazione; Danilo ci mostra come la tenacia e la fiducia possono farci tirare fuori quelle risorse che pensavamo di non possedere, ci suggerisce che "chi si ferma è perduto" . E tutto questo, con uno sguardo aperto ed amorevole verso il mondo. E non è affatto facile, specie quando la vita ci mette a dura prova.
Da lui dovremmo anche imparare ad osservare oltre le apparenze, per scorgere l’aspetto profondo ed autentico della vita, se vogliamo essere migliori.

E forse chi ci conosce, noterà che anche i nostri occhi brillano di vita, e d'amore.

Spedito da franciet il 30 Dicembre a 17:32

bellissimo questo brano, pieno di amore e di Luce!!! Ne aspetto altri, ma scritti adesso...perché se cerchi dentro di te,,,c'è sempre Rita piena di luce e d'amore,
piena di Vita e voglia di esternare quest'energia!! A presto!!!


Spedito da mihlla il 26 Dicembre a 16:20

questo articolo è un racconto di emozioni, di esperienze e di riflessioni che hanno la capacità di farci riflettere e di insegnarci, crescendo sempre, attraverso l'attenzione sensibile e libera di alcune persone, che hanno il dono di avere una sensibilità luminosa che trasmette benessere anche solo con uno sguardo, un gesto .. a volte il contenuto di un cuore puro è così vasto che generosamente condivide con altri la sua essenza ..
soprattutto ha riportato la cara lu a scrivere un commento bellissimo, ritrovando in quella scrittura la bellezza dei suoi sentimenti, quelli che conosco e che non ho mai smesso di leggere nei suoi scritti ..
siete due donne bellissime, che contribuite alla sostanza di una riflessione, di un percorso, che diventa essenza indispensabile ..
grazie ..
con grande affetto
mihlla*



Spedito da apogea2 il 23 Dicembre a 13:46

Beh sai la montagna abruzzese ispira ciò che ho scritto.. non sai che bei momenti da bambina ho trascorso nel verde e nella neve di quel piccolo paesino. La notte del 24 dicembre di tanti ma tanti anni fa, mi ritrovai a camminare sulla strada principale, deserta ed innevata. Tutto era innevato, i tetti, i lampioni, e continuava a nevicare. Fiocchi lenti e grossi scendevano senza far rumore, si udivano a malapena i miei passi scricchiolanti sul manto morbido e brillante. C'era un brillore intenso tutt'intorno, era semplicemente perfetto! Ogni volta che lo ricordo, e ti garantisco che lo faccio spesso, sento di nuovo quelle forti emozioni che scaldano! Che bello, assolutamente tornerei indietro e quel preciso attimo per riviverlo! Prima di tornare indietro, mi gettai di schiena su quella neve accogliente, lasciando gli occhi vagare tra i fiocchi, per scrutare il cielo notturno e lasciare la neve bagnarmi la faccia! Rimasi così per lunghi attimi, intorno era il deserto, solo io ed il tutto! Magari potrei rifarlo.. ma so che ogni attimo è unico e irripetibile.. e tanto più lo è e tanto più lo si ricorda con passione..

Spedito da apogea2 il 23 Dicembre a 13:31

Credo non ci sia augurio migliore per un Sereno Natale! Straordinario, lo ricordo benissimo questo post! :-)



Spedito da apogea2 il 7 Novembre a 13:51 2007

Basta un niente (in questo caso e' tanto...) per vedere con gli occhi, piu' difficile e' percepire con altri sensi....sono contenta che tu abbia vissuto un'esperienza tanto profonda e bella! C'e' sempre qualcuno che puo' insegnarci. Lu

giovedì 23 dicembre 2010

LA TOILETTE DI VENERE,1858 PAUL BAUDRY




"Se le mie gioie future in una volta
venissero ad invadermi quest'oggi,
non potrebbero essere così grandi
come questa che mi possiede adesso."

Emily Dickinson






Dedicato a Silvia e Giulio, i miei figli.

L'essenza della vita


Ho rivisto Adele, dopo tanti anni ormai sbiaditi dal tempo. I banchi di scuola, la spensieratezza, l’allegria.... e gli occhi di Adele erano già belli. Ma adesso lo sono di più; Adesso brillano di una luce nuova, irradiante, straordinaria. Mi trovavo in chiesa, per la prima comunione di mio figlio Giulio; anche il figlio di Adele, Narayen, era li’ per la sua prima comunione; i ragazzini si frequentavano, ma né io nè Adele sapevamo che i nostri rispettivi figli erano amici .Quel giorno mi sentivo svuotata, triste, di cattivo umore. Avevo il cuore chiuso al mondo. Poi mi ha fermato Adele con la sua voce delicata e dolcissima come sempre; ma le sue parole erano profonde, ricche di significato. I suoi occhi scintillavano di una luce che all’inizio mi ha un po’ disorientato, meravigliato, ma poi mi ha donato un’ebbrezza ed un calore che ha rivoluzionato il mio stato d’animo.Prima d’allora, l’amore dei miei affetti più cari, e sopra ogni cosa gli occhi dei miei figli possedevano il potere portentoso di aprirmi così rapidamente l’anima e il cuore, sicuramente tante sono le cose che emozionano, come la musica, la bellezza della natura.....anche l’affetto sincero degli amici, ma non mi era accaduto di scorgere tanta ricchezza e profusione in pochi minuti..... poi ho compreso. Ho conosciuto i figli, e soprattutto ho conosciuto Danilo,che possiede il privilegio di avere avuto in dono la conoscenza della vera essenza della vita, del suo profondo significato. Viviamo tutti una vita insulsa, superficiale, ci lasciamo ingannare dagli sfoggi e dai lustri delle apparenze, dalle simulazioni e dai miraggi di un’esteriorità vacua e sterile, guardiamo senza vedere, schiavi di una vanità patetica e meschina, tanto da essere capaci se non di giocarci l’anima, di impoverirla sempre di piu’.
Gli occhi di Adele e dei suoi due figli brillano per merito di Danilo, il primogenito. Sono rimasta esterrefatta, per il potere che possiede Danilo nello sguardo: intelligenza e sensibilità fuori dal comune, arguzia, vivacità, versatilità... occhi abituati ad osservare, contemplare , riflettere, e a comprendere il lato profondo e autentico di ogni aspetto della vita. Tutto questo ... nei suoi occhi, in quelli di Adele, che sprigionano forza e amore, e degli altri due figli.
Gli occhi di Danilo sono così come li ho descritti. Lui può comunicare solo con gli occhi, per scrivere utilizza l’eyegaze sistem, e grazie a questo sistema ad alta tecnologia, che con il movimento delle sue pupille, trasferisce al computer i suoi pensieri, lui ha la possibilità di estrinsecare le sue idee e noi il vantaggio di conoscerlo più a fondo. Danilo si è laureato in scienza della formazione, scrive in una rivista ed è cronista sportivo.
Ci ha regalato una grande lezione di vita.
E’ stato un privilegio averlo conosciuto, e dovremmo imparare da lui,dalla sua voglia di vivere, dalla sua determinazione,Danilo ci mostra come la tenacia e la fiducia puo' farci tirare fuori le nostre risorse che pensavamo di non possedere,, ci suggerisce che "chi si ferma è perduto" . E tutto questo, con uno sguardo aperto ed amorevole verso il mondo. E non è affatto facile, specie quando la vita mette a dura prova.
Da lui dovremmo anche imparare ad osservare oltre le apparenze, per scorgere l’aspetto profondo ed autentico della vita, se vogliamo essere migliori.
E forse chi ci conosce, noterà che anche i nostri occhi brillano di vita, luce e amore.
Spedito da franciet il 30 Dicembre a 17:32

bellissimo questo brano, pieno di amore e di Luce!!! Ne aspetto altri, ma scritti adesso...perché se cerchi dentro di te,,,c'è sempre Rita piena di luce e d'amore,
piena di Vita e voglia di esternare quest'energia!! A presto!!!


Spedito da mihlla il 26 Dicembre a 16:20

questo articolo è un racconto di emozioni, di esperienze e di riflessioni che hanno la capacità di farci riflettere e di insegnarci, crescendo sempre, attraverso l'attenzione sensibile e libera di alcune persone, che hanno il dono di avere una sensibilità luminosa che trasmette benessere anche solo con uno sguardo, un gesto .. a volte il contenuto di un cuore puro è così vasto che generosamente condivide con altri la sua essenza ..
soprattutto ha riportato la cara lu a scrivere un commento bellissimo, ritrovando in quella scrittura la bellezza dei suoi sentimenti, quelli che conosco e che non ho mai smesso di leggere nei suoi scritti ..
siete due donne bellissime, che contribuite alla sostanza di una riflessione, di un percorso, che diventa essenza indispensabile ..
grazie ..
con grande affetto
mihlla*



Spedito da apogea2 il 23 Dicembre a 13:46

Beh sai la montagna abruzzese ispira ciò che ho scritto.. non sai che bei momenti da bambina ho trascorso nel verde e nella neve di quel piccolo paesino. La notte del 24 dicembre di tanti ma tanti anni fa, mi ritrovai a camminare sulla strada principale, deserta ed innevata. Tutto era innevato, i tetti, i lampioni, e continuava a nevicare. Fiocchi lenti e grossi scendevano senza far rumore, si udivano a malapena i miei passi scricchiolanti sul manto morbido e brillante. C'era un brillore intenso tutt'intorno, era semplicemente perfetto! Ogni volta che lo ricordo, e ti garantisco che lo faccio spesso, sento di nuovo quelle forti emozioni che scaldano! Che bello, assolutamente tornerei indietro e quel preciso attimo per riviverlo! Prima di tornare indietro, mi gettai di schiena su quella neve accogliente, lasciando gli occhi vagare tra i fiocchi, per scrutare il cielo notturno e lasciare la neve bagnarmi la faccia! Rimasi così per lunghi attimi, intorno era il deserto, solo io ed il tutto! Magari potrei rifarlo.. ma so che ogni attimo è unico e irripetibile.. e tanto più lo è e tanto più lo si ricorda con passione..

Spedito da apogea2 il 23 Dicembre a 13:31

Credo non ci sia augurio migliore per un Sereno Natale! Straordinario, lo ricordo benissimo questo post! :-)

domenica 19 dicembre 2010

L'ITALIA S'E' DESTA?

















Saidou Gadiaga, finito in prigione a Brescia,
perché non aveva il permesso di soggiorno, è morto in una cella fredda, senza riscaldamento, per un arresto cardio circolatorio dovuto all’asma, patologia, per altro, CERTIFICATA e MOSTRATA alle forze dell’ordine. Certamente era un dettaglio poco rilevante, contava piu’ che fosse un senegalese clandestino, per finire, grazie alla Bossi-Fini, in una cella, cosi’ “poco consona” alle sue condizioni. Evidentemente non era necessario un minimo di attenzione per la sua malattia. Ai tipi come lui, nessun occhio di riguardo….ma chi è, chi sarà mai, per noi italiani? La sua vicenda, come quelle di tanti altri “invisibili”, non fa nemmeno tanta notizia, tanto rumore. Perché tutto deve essere impiattato ad hoc. Non faranno di certo gli approfondimenti esasperati in certi programmi tv su questo caso, le ricostruzioni in tutte le salse con lo sfondo musicale strappalacrime; E poi non è questo genere di cronaca da fungere da “tormentone” per l’italiano medio, il sistema è ben studiato, il poveretto deve essere manipolato da messaggi subliminali sul consumismo, deve essere tramortito da penose trasmissioni da vera regressione culturale, dai gossip, e da quelle, in particolare, che hanno speculato sulla scomparsa di ragazzine, proprio da quei soliti squallidi programmi che hanno fornito particolari gratuiti sulle loro vicende tanto arbitrari quanto pericolosi per quelle menti squilibrate e suggestionabili che potrebbero anche emulare. (ma evidentemente questo è un dettaglio trascurabile). Si sono "utilizzate" queste tragedie per generare ( e non a caso) una forma di “telenovelas” tinta di giallo, un modello di programma di successo che “tira”e cattura i morbosi, gli anziani e che ha intrappolato purtroppo intere famiglie ormai votate al qualunquismo, imprigionate da questa sorta di intontimento di massa. Molto meglio essere distolti da un certo tipo di cronaca , che da quella determinata dagli squilibri sociali, da un’informazione sugli abusi di potere e sulle intese tra politica,finanza e criminalità organizzata che hanno devastato il paese, meglio intorpiditi che vigili, cosi’ sonnolenti e distanti dalla verità da guardare con indulgenza( e magari condividere) la goliardica e volgare superficialità che sfocia sui luoghi comuni , meglio prestare fede alle parole di vergognosi portavoce, piuttosto che documentarsi da fonti serie ( e ce ne sono di eccellenti, meno male che esiste un’alternativa di tutto riguardo) e trarre le dovute conclusioni usando l’intelligenza critica nel collegare le vicende. Individuare dove serpeggia la corruzione per distinguere la luce dall’abbaglio; nonostante sia "cosi’ difficile"da capire, molte coscienze lo hanno già compreso benissimo.


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“Cinquanta o cento imbecilli che rompono vetrine, si nascondono con i passamontagna, incendiano i bancomat, hanno ottenuto due cose: hanno cancellato le idee di chi protestava, e soprattutto hanno regalato consensi al governo” Roberto Saviano


Manifestare il proprio dissenso, con determinazione e senso civico, è un diritto e un dovere, ma è inaccettabile qualsiasi forma di brutalità e sopraffazione, la violenza genera sempre altra violenza e una giusta causa non puo' essere legittimata dalla prepotenza e dalle aggressioni. Purtroppo, quando i beni essenziali slittano su uno sfondo non piu’ visibile, quando i privilegi dei potenti soppiantano le priorità della collettività, quando quella crisi sussurrata e sottovalutata di proposito, irrompe come uno tsunami e questo “governo del fare” pare si faccia gli affari suoi…. alla lunga, la violenza puo’ debordare. La storia insegna.


...Ma teniamo conto anche delle sconcertanti parole di Cossiga, di qualche tempo fa:


"...infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri."



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Il Presidente del Consiglio ha annunciato, pochi mesi fa, che farà recapitare a casa di tutti gli italiani, a spese del suo partito, il libro “Due anni di governo”. Se sei d’accordo, tra le tante iniziative( che non ho la certezza dell'attendibilità e se andranno a buon fine, anche se sembrano piu' interessanti) c'è la proposta di andare sul sito del Garante della privacy per non riceverlo.

Dal sito di Beppe Grillo:

"…il PDL utilizzerà sicuramente le società che posseggono banche dati coi nostri domicili. Questo link porta al modello da compilare e spedire al Garante per non ricevere posta pubblicitaria: http://www.garanteprivacy.it/garante/document?ID=1089924. Nel modello c'è la sezione denominata "Opposizione al trattamento per fini pubblicitari" o quella "Opposizione al trattamento per motivi legittimi",poi sotto la dicitura -La presente richiesta riguarda- (indicare i dati personali, le categorie di dati o il trattamento cui si fa riferimento)


Spedito da apogea2 il 19 Dicembre a 22:49

Non sono d'accordo con saviano e no!!! é facile dire la violenza porta violenza, quando è la stessa che usano i balordi al governo, le forze dell'ordine servi e senza cervello, con la voglia di picchiare.. forse Saviano dovrebbe sapere cosa si prova, come siamo ridotti, quanto siamo impotenti ed incazzati. Porgi l'altra guancia.. ma di cosa stiamo parlando?? Non c'è via di ritorno ormai. Un governo ladro e falso, come i capelli dello psiconano.. quando vai a manifestare in pace e ti accorgi che le strade sono chiuse, blindate, e che i "cani" ammaestrati non vedono l'ora di usare il manganello, la ragione si va a far fottere. Sotto dittatura ci si aspetti i colpi di coda.. abbiamo mafiosi, delinquenti, porci al governo e sappiamo solo dire che sono gravi i disordini che ci sono stati?? Che i bancomat sono stati bruciati? Che si è fatta resistenza a pubblico ufficiale? Saviano è un pò che me lo studiavo ed ora so che non mi fido di lui.. come mai sta in tv? Come mai qualcuno lo protegge? Non mi convince e no! E gli infiltrati c'erano eccome.. conosciamo tutti i trucchetti ma c'è chi continua a vedere altro..


Spedito da cheyenne962 il 19 Dicembre a 21:08

Il nostro paese è basato sull'inganno, sulla presa per i fondelli di un intero popolo.
A partire dall'unità d'Italia.
Che nessuno voleva tranne gli inglesi per loro tornaconto economino e commerciale e soprattutto perchè non gradivano un potente regno dei Borboni in una terra che bastava a se stessa come il meridione d?italia.
I piemontesi hanno cavalcato questa situazione rendendo debole e bisognoso un meridione con leggi inique e soprattutto rubando tutto ciò che si poteva.
Già da queste poche righe puoi capire coem la penso su tutto ciò che viene dopo , per 150 anni di storia.
Storie spesso inventate ad hoc per gli usi e consumi di tutti i governi che si sono succeduti, elezioni comprese dal referendum sulla monarchia alle stragi di Bologan e Ustica per non parlere della guerra alla mafia mai iniziata e che mai finirà perchè il governo fà il gioco della mafia.
E Napoli e Palermo da regine inserite in un europa di un tempo sono oggi due prostitute che accolgono solo la monnezza di tutta europa e dove fanno i film tanto cari ai nostri connazionali sulla piovra.
Viva l'Italia, grande ipocrisia collettiva.
Un abbraccio, Chey


Spedito da lagabbianellalu il 18 Dicembre a 21:50

La storia insegna ma la sordità e la cecità sono ormai un male comune:(
ti lascio un grande abbraccio,Lù
Spedito da mihlla il 18 Dicembre a 21:40

la notizia di quella morte non tocca un governo indegno e nemmeno la gente che lo approva continuamente, tali notizie non rendono in denaro e nemmeno incuriosiscono un pubblico mediocre, esaltato da programmi che costruiscono telenovelas su misura, la vera violenza sta proprio nell'utilizzo sbagliato della televisione, che usa ogni mezzo per dirigere tutti i burattini onorati di partecipare allo spettacolo in cui molti sono dei veri ciambellani di corte, inoltre ora esiste anche facebook che ampiamente rispecchia la società in cui purtroppo alcuni di noi lottano per non cadere nella trappola, che poi ha le sembianze di una piovra dagli infiniti tentacoli .. e fuori, ovunque ti sposti e guardi, soprattutto in questi giorni natalizi, sei continuamente pressato da messaggi trascinanti e diretti soltanto in un unico sacco, sempre lo stesso, sempre con la stessa ed unica destinazione che arrichisce le solite tasche e che poi ti banna lo stipendio con le tasse di conguaglio al mese di dicembre!
i valori sono quindi quantificati in esteriorità e sciocchezze, l'umanità è ormai quasi del tutto dichiarata attraverso frasi di default scelte all'occorrenza .. e l'onore o la morte di una persona vengono distrutte in base alle sue origini, vita, scelte, idee .. e mi domando, ma certa gente cosa fa? dov'è? a cosa pensa?
finora mi sono difesa per come ho potuto, la tv qui si guarda solo su alcuni canali, facebook non lo sopporto e non mi sono iscritta, la pubblicità mi innervosisce, così come l'invadenza di alcune leggi che non approvo, ma farò il possibile per salvare almeno mia figlia da tutto questo squallore
continuerei il discorso, ma avrei bisogno di molte pagine ..
ti lascio un abbraccio con stima e amicizia
e grazie per l'informazione finale
mihlla*


domenica 12 dicembre 2010

Qual è il tuo detonatore?


"Tutti abbiamo dentro di noi gli elementi necessari per produrre fosforo.
Mia nonna aveva una teoria molto interessante.
Diceva che, benché nasciamo con una scatola di cerini dentro di noi, non possiamo accenderli da soli, abbiamo bisogno, come nell'esperimento, di ossigeno e dell'aiuto di una candela;
Solo che in questo caso l'ossigeno deve provenire, per esempio, dal fiato della persona amata;
la candela può essere un tipo qualsiasi di cibo, di musica, di amore, di parola o di suono che faccia scattare il detonatore e accendere in tal modo uno dei fiammiferi.
Per un momento ci sentiremo abbagliati da una intensa emozione.
Si produrrà dentro di noi un piacevole calore che con il passare del tempo si andrà affievolendo, lentamente, finché non sopraggiungerà una nuova esplosione a ravvivarlo.
Ogni individuo deve scoprire quali sono i detonatori che lo fanno vivere, poiché è la combustione che si produce quando uno di essi si accende a nutrire di energia
l'anima.
In altre parole, questa combustione è il nostro nutrimento.
Se non scopriamo in tempo quali sono i nostri detonatori,
la scatola di cerini si inumidisce e
non potremo mai più accendere un solo fiammifero."

da "Dolce come il cioccolato"
di
Laura Esquivel

Spedito da apogea2 il 19 Dicembre a 22:33

Il detonatore che scatena reazioni vitali! Stiamo attenti allora a non far bagnare i fiammiferi e teniamone conto, proteggiamo la scatola con devozione. Da poco mi sono emozionata fino alle lacrime, vedendo e ascoltando il monologo di Antigone, recitato da una ragazza del secondo anno. Beh è stato bello. Trovare sempre qualcosa che ci dia slancio e che ci faccia sentire vivi, questa è l'unica grande verità.. Ciao bedda, un bacionissimo, ti auguro ti trascorrere i prossimi giorni di festa con serenità e che quella fiamma arda splendente e luminosa!


Spedito da lagabbianellalu il 18 Dicembre a 21:46

Mi sento tutto un fuoco dentro...la neve...il silenzio ovattato e solo io e la natura...che musica e che calore nell'anima...a forza di cercare ho trovato i detonatori e per fortuna sono molti:)
baci Lù


Spedito da mihlla il 13 Dicembre a 9:00

mi emoziono facilmente per molte cose, ma in modo particolare osservando la natura; quando sono spenta provo a ricaricarmi attraverso dei ricordi intensi che conservo come nutrimento per i momenti più miseri, mi emoziono con la musica, con la poesia, con la neve e con i giochi dei riflessi tra la mente e il cuore, cercando di percepire e poi di catturare quelle sensazioni che alimentano in modo positivo la mia anima .. e questo lo faccio sapendo che spesso sono costretta a trovare il nutrimento necessario anche da sola, senza contare necessariamente sul respiro di qualcuno, che potrebbe usarlo ancora per respirarmi completamente e spegnermi del tutto
grazie rita per questa riflessione
ti lascio un abbraccio con tantissimo affetto
Mihlla*

Spedito da helfra il 12 Dicembre a 21:11

Ciao, bellissimo brano e veritiero soprattutto...:)
Buona serata:)

venerdì 19 novembre 2010

SLOWNESS






Spedito da lagabbianellalu il 12 Dicembre a 16:04

Non c'è che dire...bello...bello...bello...!
bacio Lù


Spedito da faromusicato il 1 Dicembre a 11:03

Stupendo video. Per chi ama questo genere, non c'è nulla di meglio :)


Spedito da apogea2 il 22 Novembre a 0:00

Che meraviglia.. questa versione è molto particolare e bella come l'originale! Che turbinio di sensazioni, di immagini. Travolta? Rapita in un nuovo gioco con la Vita? Dove sei? Desiderio o passione d'intenti? Gatta lo dico oggi a te, che lo sei molto più di me!! Ti voglio bene Rita, tanto! Lu
Spedito da mihlla il 20 Novembre a 17:42

come un ritorno di notti e sensi dimenticati, le immagini scorrono lentamente e quasi trattenute per catturarne l'effetto ..
perché lento è il sensuale, lenta è l'attesa che infine esplode nel finale, come la libertà di un salto nel mare ..
un video emozionante tra le note di una canzone bellissima che mi riporta indietro nel tempo
(hai detto: vai piano, resto indietro ..)
sono rimasta qui e ho percepito le tue sensazioni
ciao rita,
un abbraccio grande di affetto
mihlla*

giovedì 28 ottobre 2010

CAMEL - Rhayader


Camel : "The Snow Goose" -1975 - un album interamente strumentale, l’opera è di alto livello compositivo, lo stile raffinatissimo, ricco di creatività, di atmosfera, dalle melodie struggenti all’irruente rock-progressive.

“The Snow Goose”(l’oca di neve) è ispirata proprio dall’omonimo racconto di Paul Gallico.

Ambientato nella Dunkerque colpita dalle battaglie della Seconda Guerra Mondiale, The Snow Goose racconta le vicende di Rhayader, guardiano del faro dell'Essex, che cura le ferite di un'oca delle nevi trovata dalla amata Fritha. Il finale malinconico vede la morte di Rhayader nel tentativo di salvare con la sua barca alcuni soldati inglesi, con l'oca, che, dopo aver assistito al tragico evento, si reca da Fritha per l'ultimo saluto prima di volare via per la sua strada” (dal web)

Musica onirica, cerebrale ed impetuosa, impreziosita dall'uso di alcuni strumenti d'orchestra come il fagotto, clarinetto, oboe, flauto.

Ho inserito nove brani dell’album.
Buon ascolto.

lunedì 25 ottobre 2010

CAMEL - Rhayader Goes to Town













Spedito da franciet il 26 Ottobre a 15:16

^. Vedo con piacere che anche tu ti sei rivolta ai Video...ed alla musica, io ho imparato da poco..e ne ho già messi alcuni sullo Spazio....
^.^ li ascolterò con piacere....mi manca la tua presenza tesoro!!! ^.^
Come stai???







CAMEL -Sanctuary


CAMEL -Fritha


CAMEL -The Snow Goose






















Spedito da cheyenne962 il 14 Novembre a 12:27

Da ciò che ho sentito mi sento già in un altra dimensione , fuori dal tempo in cui vivo.
Sono sonorità che ammantano l'immaginazione della giusta dose di fascino e mistero.
Grazie.
Un abbraccio, Chey


Spedito da apogea2 il 12 Novembre a 13:39

I tuoi adorati Camel! Suoni di corte e immagino Merlino.. menestrelli che variano di suoni e note magistralmente. Vero prog si! Che Donna acculturata :-) ciao tesoro, spero proceda tutto come deve da quelle parti! Bacissimi


Spedito da masaniello69 il 2 Novembre a 12:31

Ciao, carissima mi ha fatto piacere la tua visita, si!! ti consiglio, se puoi di andare a Lefkada, per me è stata la prima volta che andavo in grecia, poi da te è piu' vicino e il viaggio è sicuramente piu agevole, sono entusiasta di questa vacanza colori e profumi dapertutto..... poi panorami veramente mozzafiato, una settimana è volata ma ci tornarei anche adesso, se ti piace il caffe pero ti consiglio di porterti la macchinetta da casa... a noi è stata l'unica cosa che ci è mancata... ;-)) peccato per il video l'hanno accorciato togliendo delle inquadrature significative.... baci a presto
Spedito da lagabbianellalu il 31 Ottobre a 21:00

ma sai che sono dei brani molto belli ? io non conosco il gruppo e ammetto la mia ignoranza...ma sono sempre pronta a nuove scoperte:)


Spedito da mihlla il 26 Ottobre a 13:38

ho inziato ieri sera ad ascoltare alcuni dei video che caricavi, sapendo che dovevi finire con le tracce di questo splendido album .. non aggiungo altro alla tua definizione musicale, tranne specificare che, secondo me, è un gruppo che va ascoltato ed interpretato con attenzione, perché potrebbe risuonare simile ad altri gruppi del periodo, qualcosa come i Jethro Tull, ma qui risaltano maggiormente le doti strumentali che accompagnano diversi stati d'animo nel cambiamento di ritmo, che il gruppo trasmette attraverso il tipo di strumento usato ..
hai il fascino della musicalità innato dentro di te, ma non potrebbe essere diversamente in un animo sensibile come il tuo ..
ti lascio un bacino qui, con affetto
mihlla*

CAMEL -Friendship


CAMEL - FRITHA ALONE


CAMEL -LA PRINCESSE PERDUE


domenica 24 ottobre 2010

POSSIBILE!!??



...IL SIGNOR PRESIDENTE
NON GUARDA PIU' LA TELE!!??

....E' MAI POSSIBILE CHE RINUNCI
AL GRANDE FRATELLO ????

J


sabato 16 ottobre 2010

LA DANZA DEL CORPO E DELL'ANIMA (Tratto da "Donne che corrrono coilupi")


La danza del corpo e dell'anima.


L'amore nella sua forma più piena è un susseguirsi di morte e rinascita: il dolore viene cacciato e rispunta da un'altra parte, muore la passione e rinasce. Amare significa abbracciare e sopportare molte fini e molti inizi, il tutto nella stessa relazione.
Energia, sentimento, solitudine, desiderio, noia, tutto sorge e tramonta in cicli relativamente ravvicinati. Il desiderio della vicinanza e delle separazioni cresce e cala. La natura Vita/Morte/Vita ci insegna che la soluzione del malessere è sempre il contrario. Un'azione nuova è la cura per la noia, la vicinanza è la cura per la solitudine, la solitudine è la cura per la sensazione di essere bloccati.
Nella storia "La Donna Scheletro",il pescatore era prima inconsapevole, poi è spaventato e in fuga. Infine riflette e comincia a sciogliere i suoi sentimenti e a trovare un modo per correlarsi alla donna scheletro. Poi la sua lacrima di sentimento la nutre e il suo cuore la crea. Così è riamato e impara ad amare.
La donna scheletro viene prima gettata ed esiliata, poi acchiappata da un individuo che la teme. Comincia a tornare alla vita, si trasforma in essere vivente. E' amata e riama. Lei, la grande ruota della natura, e lui, l'essere umano, ora vivono in armonia insieme.
Vediamo nel racconto che il dono del corpo è uno degli ultimi delle fasi dell'amore, così come dev'essere. Non accettate l'amante che subito vuole il corpo, insistete perché tutte le fasi si sviluppino. Fare l'amore è rimescolare spirito e carne, spirito e materia. Per amare dobbiamo fare l'amore con la strega.
Come in questa storia dovrebbe svilupparsi la relazione amorosa: ogni partner dovrebbe trasformare l'altro. La forza e il potere di ognuno vengono liberati e spartiti….
Clarissa Pinkola Estes
Spedito da cheyenne962 il 25 Ottobre a 8:12

Il tuo post mi fà collegare il tutto a quello di Apogea " l'amore si odia ".
Nel commento a lei lasciato ho chiarito un pò il mio pensiero.
Mi sento di appoggiare in pieno ciò che emerge dal tuo articolo, l'esigenza della trasformazione.
La trasformazione non è incoerenza, e neanche indecisione, ma un esigenza costante e necessaria per adeguarci alla vita , sia le nostra che di chi ci circonda o a maggior ragione ci accompagna per tutta la vita.
E' un esigenza dettata dal mutare del fisico, della mente, dei sentimenti, è un esigenza di portare accanto a noi chi vogliamo bene per farlo nostro e sentirci insieme a lui o lei una coppia, come dei gabbiani che volteggiano in cielo descrivendo ipotetiche geometrie di vita e di pensiero , ma al tempo stesso non deve essere fusione completa ed annientamento della propria personalità anzi deve essere visto come arricchimento e nutrimento della mente.
Sono proprio le nostre diversità che rapportate correttamente con quelle degli altri agiungono e mai tolgono nulla al nostro bagaglio di vita.
E' trasformandosi che il mondo ci regala il bello che ogni giorno vediamo sototo i nostri occhi , uomini compresi !
Un abbraccio e bentornata, Chey


Spedito da lagabbianellalu il 18 Ottobre a 17:07

...perchè invece le cose si svolgono spesso al contrario...che attira è molto spesso il bel corpo e non l'anima che vi alberga dentro...:/


Spedito da mihlla il 17 Ottobre a 15:03

si può rimanere spaventati dall'amore, per come a volte si manifesta, inizialmente lusingato, emozionato, promettente e poi per come a volte potrebbe concludersi, ferito, deluso, fallito .. ma è pur vero che l'amore si trasforma, si sposta speranzoso e disponibile nel suo istinto di sopravvivenza e di recupero,
ma penso che ci voglia partecipazione e volontà da entrambi le parti, altrimenti la trasformazione non avviene, non si completa alla pari ..
credo che sia questa la causa principale di molti cuori perduti nell'oblio, che non riescono più a fidarsi dell'amore ..
questo libro, secondo me, conduce a forti riflessioni, smuove la volontà e il coraggio di cominciare a comprendere l'importanza di sentirsi veramente amate
ciao,
un bacino affettuoso e buona domenica
mihlla*
Spedito da apogea2 il 17 Ottobre a 10:52

:-))) Non si finisce mai la trasformazione.. tutto in continuo movimento, sempre!
si muore e si rinasce un'infinità di volte, sembra quasi impossibile! Buon proseguimento.. :-) Lu


Spedito da helfra il 16 Ottobre a 23:33

Ciao, bellissime parole...
tt rinasce affrontandolo...trasformandosi inevitabilmente grazie a ql ns viverlo...il dolore si supera con la forza che esso stesso fa nascere in noi...e si trasforma...
certo, il percorso è faticoso e spesso anche lungo...e credo che a volte anche qnd pensiamo di stare per cedere o di aver già ceduto, in realtà stiamo ancora lottando...
Buonanotte e buona domenica:)

sabato 9 ottobre 2010

"LA NATURA VITA/MORTE/VITA "-Da "Donne che Corrono coi Lupi" diClarissa Pinkola Estès


La natura Vita/Morte/

"...Se vogliamo essere nutriti,dobbiamo affrontare la natura
vita/morte/vita. Allora non inseguiamo più
vaghe fantasie, ma siamo resi saggi sulle
morti o le nascite necessarie per creare una vera relazione. Affrontando

La Donna Scheletro,
impariamo a vivere insieme accrescimenti e decrescimenti, conclusioni e inizi, creando un amore impareggiabile fatto di
devozione...Morte e Vita non vanno visti come opposti ma vanno tenuti insieme
come la destra e la sinistra di un unico
pensiero...Una parte di ogni donna e di
ogni uomo oppone resistenza al sapere
che in tutte le relazioni amorose la Morte
deve avere la sua parte. Fingiamo di poter
amare senza che muoiano le nostre illusioni sull'amore, fingiamo di poter andare avanti senza che muoiano le nostre aspettative superficiali..ma in amore muoiono le illusioni, muoiono le aspettative, la bramosia di avere tutto, il desiderio di prendere solo il bello, tutto questo muore...l'amore porta sempre a una discesa nella Morte, ecco perchè sono necessari potere su di sè, sentimento,passione e compassione di sè edell'altro..."



...Da un’antica leggenda Inuit….

"LA DONNA SCHELETRO"
DONNA SCHELETRO

Aveva fatto qualcosa che suo padre aveva disapprovato, sebbene nessuno più rammentasse cosa. Il padre l'aveva trascinata sulla scogliera e gettata in mare. I pesci ne mangiarono la carne e le strapparono gli occhi. Sul fondo del mare, il suo scheletro era voltato e rivoltato dalle correnti.


Un giorno arrivò in quella baia, dove un tempo andavano in tanti, un pescatore. Ma quel pescatore veniva da lontano e non sapeva che i pescatori locali si tenevano ormai alla larga da quella piccola baia che dicevano frequentata da fantasmi.


L'amo del pescatore scese nell'acqua e si impigliò nelle costole della Donna Scheletro. Pensò il pescatore: "Ne ho preso uno proprio grosso!" Intanto pensava a quanta gente quel grosso pesce avrebbe potuto nutrire, a quanto sarebbe durato, per quanto tempo avrebbe potuto restarsene a casa tranquillo. E mentre stava cercando di tirare su quel gran peso attaccato all'amo, il mare prese a ribollire, perché colei che stava sotto stava cercando di liberarsi. Ma più lottava e più restava impigliata. Inesorabilmente veniva trascinata verso la superficie, con le costole agganciate all'amo.


Il pescatore si era girato per raccogliere la rete e non vide la testa calva affiorare dalle onde, non vide le piccole creature di corallo che guardavano dalle orbite del teschio, non vide i crostacei sui vecchi denti d'avorio.
Quando si volse, l'intero corpo era salito in superficie e pendeva dalla punta del kayak, tenendosi con i lunghi denti anteriori.



"Ah!", urlò l'uomo, e il cuore gli cadde fino alle ginocchia, gli occhi per il terrore si nascosero in fondo alla testa, e le orecchie diventarono rosso fuoco. "Ah!" gridò, e la gettò giù dalla prua con il remo, e prese a remare come un demonio verso la riva. Non rendendosi conto che era aggrovigliata nella lenza, era sempre più terrorizzato perché essa pareva stare in piedi e seguirlo a riva. Per quanto andasse a zig zag restava lì dietro ritta in piedi e il suo respiro rovesciava sulle acque nuvole di vapore, e le braccia si lanciavano in acqua come per afferrarlo e trascinarlo nelle profondità del mare.


"Ahhhhhhh!", gemeva cercando di raggiungere la terra. Saltò giù dal kajak, prese a correre tenendo stretta la lenza, e il cadavere bianco corallo della Donna Scheletro, sempre impigliata alla lenza, lo seguiva a balzelloni. Corse sugli scogli, e lei lo seguiva. Corse sulla tundra ghiacciata, e lei lo seguiva. Corse sulla carne messa a seccare, riducendola in pezzi poichè vi affondava con i suoi mukluk.


Lei gli era sempre dietro, e intanto afferrò un pesce congelato e prese a mangiarlo, perchè da gran tempo non si rimpinzava. Alla fine l'uomo raggiunse il suo igloo, si lanciò nella galleria, e a quattro zampe penetrò all'interno. Ansimando e singhiozzando giacque nell'oscurità, con il cuore che batteva come un tamburo. Finalmente al sicuro, sì, al sicuro, grazie agli dei, al sicuro...finalmente.


Ma quando accese la lampada all'olio di balena, eccola, lei era lì, ed egli cadde sul pavimento di neve con un tallone sulla sua spalla, un ginocchio dentro alla gabbia toracica, un piede sul suo gomito. Non seppe poi dire come fu: forse la luce del fuoco ne ammorbidiva i lineamenti, o forse perché era un uomo solo, fatto sta che sentì nascere come un sentimento di tenerezza, e lentamente allungò le mani sudicie e, con le parole dolci che una madre avrebbe rivolto al figlio, prese a liberarla dalla lenza.


"Ecco, ecco", prima liberò le dita dei piedi, poi le caviglie. "Ecco, ecco". E continuò nella notte, e la rivestì di pellicce per tenerla al caldo. Le ossa della Donna Scheletro erano esattamente nell'ordine che dovevano avere in un essere umano.


Cercò la pietra focaia, usò i suoi capelli per avere un po' più di fuoco. Di tanto in tanto la guardava mentre ungeva il legno prezioso della sua canna da pesca e riavvolgeva la lenza. E lei non diceva una parola - non osava - perché altrimenti quel cacciatore l'avrebbe presa e gettata dagli scogli, e le sue ossa sarebbero andate in pezzi.


All'uomo venne sonno, scivolò sotto le pelli e cominciò ben presto a sognare. Talvolta, durante il sonno, una lacrima scivola giù dall'occhio di chi sogna, non sappiamo mai quale sorta di sogno la provoca, ma sappiamo che è un sogno di tristezza o di struggimento. E questo accadde all'uomo. La Donna Scheletro vide la lacrima brillare nella luce del fuoco, e d'improvviso sentì un'immensa sete. A fatica si trascinò accanto all'uomo addormentato e posò la bocca su quella lacrima.
Quell'unica lacrima era come un fiume, e lei bevve e bevve finchè la sua sete di anni non fu placata.



Mentre giaceva accanto a lui, frugò nell'uomo addormentato e gli prese il cuore, il tamburo possente. Si mise a sedere e si mise a picchiare sui due lati del cuore: "Bum! Bum!".


Mentre suonava si mise a cantare: "Carne, carne, carne! Carne, carne, carne!". E più cantava più si riempiva e ricopriva di carne. Cantò per i capelli e per buoni occhi, e per mani piene. Cantò la linea tra le gambe, e il seno, abbastanza grande da trovarvi calore, e tutte le cose di cui una donna ha bisogno. E quando ebbe tutto fatto, cantò i vestiti, che si togliessero dal dormiente, e scivolò nel letto con lui, pelle a pelle. Rimise il grande tamburo, il suo cuore, nel suo corpo, e così si risvegliarono stretti uno nelle braccia dell'altra, aggrovigliati dalla loro notte, in un altro mondo, bello e duraturo.


Quelli che non rammentano il perchè della sua cattiva sorte di un tempo, dicono che lei e il pescatore andarono via e furono ben nutriti dalle creature che lei aveva conosciuto nella sua esistenza sott'acqua. Dicono che è vero, e che è tutto quanto loro sanno.

Grazie, Lu.
Spedito da apogea2 il 10 Ottobre a 22:14

Sono felice di ritrovarti e sapere che la Bibbia di una Donna sia arrivata a far luce e a nutrirti, ti vedo assorta e rapita da questo libro meraviglioso. La Donna scheletro è il mio racconto preferito e spesso vado a rileggerlo, a sentire emozione, una forte emozione, fatta di bellezza profonda! E' un gran bel viaggio, ricordo di averlo terminato in 6 mesi, è stato un libro da assimilare pian pianino, sottolineare passaggi importanti, rifuggiarmici quando il cuore sentiva dolore.. Sono lieta di questa lettura e felicissima di saperti ancora qua! Ti voglio bene Rita e mi sei mancata tanto! Come vedi noi siamo sempre qua.. il lupo che gran bell'animale!


Spedito da mihlla il 9 Ottobre a 17:37

nel libro che hai citato, molte donne di natura selvatica, d'indole ribelle, hanno trovato appigli per liberarsi da atavici tormenti, che le conducevano inesorabilmente ad una sofferenza dell'anima, difficile da sopportare e spesso distruttiva ..
fin da piccole, forse perché spesso siamo solo ciò che vediamo, abbiamo nutrito dei sensi di colpa, escludendo i sensi di libertà che premevano e che tentavano di liberarci, ma quasi condannate all'idea dell'errore, voltavamo lo sguardo su quello già visto e vissuto, quale porto sicuro, ma senza orizzonti, senza tracce di quell'amore che avrebbe nutrito e cresciuto il nostro cuore di donna, in ogni senso ..
nel libro ci sono inoltre molti messaggi da interpretare attraverso le fiabe che vengono analizzate, sempre in riferimento alla femminilità, al suo profondo e vasto universo, spesso deteriorato dai sentimenti elargiti verso chi non lo comprende, non lo condivide, oppure subdolamente lo contrasta, lo esclude, lo abbandona .. la distrazione di chi spesso è abituato a pensare solo a se stesso, è qualcosa di mutilante per una donna che ama in libertà, svincolata dai dogmi che non accetta, ma per un meraviglioso istinto di preservazione naturale, alcune di noi sono portate a risalire, per poi ritrovare la vita dopo la morte .. sembra un paradosso dire "prima la morte e poi la vita" ma ci tocca morire, non solo nel fisico, ma anche nell'anima, per comprendere finalmente il significato vero di noi stesse, quello che ci appartiene da sempre ..
(la donna scheletro si nutriva di femminilità attraverso il calore di un sentimento puro)
ciao rita,
un abbraccio con tanto affetto
mihlla*




La metafora del sonno


"....l'innocente sonno, il sonno che ravvia le scomposte trame degli affanni, morte quotidiana della vita, bagno ristoratore della fatica, balsamo delle anime dolenti, seconda portata nel grande banchetto della natura,primo nutrimento nel festino della vita..."

Shakespeare, Macbeth, Atto II, Scena II


Spedito da helfra il 13 Ottobre a 11:13

Ciao, mi auguro sia ristoratore per l'imminente dolce risveglio...;))
Buona giornata:)


Spedito da apogea2 il 10 Ottobre a 22:19

Dormi cara e sogna!!! Riposa il corpo e socchiudi la mente. Cospargi la tua pelle di balsamo rigenerante. Finchè il sonno porterà a risvegli meno dolorosi.. sono insieme a te. Prosegui la tua strada e abbi fiducia in te, sei una grande Donna Amica mia!


Spedito da mihlla il 9 Ottobre a 17:40

dove ogni tormento si placa sfumando lontano, molto lontano ..
come fa il vento quando ripulisce il cielo dalle nuvole scure e in quel sonno il corpo e la mente si uniscono e si consolano cullandosi di bellezza :-)
un abbraccio affettuoso
mihlla*

mercoledì 14 luglio 2010

ESTATE



Tanta voglia di staccare la spina....

Vi lascio un dolce e caldo

Abbraccio



BUONA ESTATE
AMICI

Spedito da apogea2 il 12 Settembre a 18:30

Mi fa troppa tristezza entrare ogni volta e vedere che non ci sei più.. ti aspetto sempre con l'Amicizia di sempre, anche se purtroppo troppo lontane per poterla vivere pienamente! Sempre nel cuore e nella mente..


Spedito da avventurina46 il 10 Settembre a 17:01

...l'estate è finita...almeno quì da me!!!!!
Io sono ritornata...e tu????
ti aspetto* ciao adry*


Spedito da masaniello69 il 29 Luglio a 12:15

leggo che sei gia' in vacanza beata te a me manca ancora qualche settimana, ti auguro che le tue vacanze continuino al meglio.... distesa su uno scoglio a prendere il sole, e che i naviganti ti scambino per una sirena ammalitrice dal canto che oltre alle orecchie arrivi sino al cuore.... come spero queste mie parole arrivino al tuo buona estate e a presto baci Masa'
Spedito da cheyenne962 il 28 Luglio a 22:07

Anche a te, dolce riposo.
con affetto, Chey
Spedito da mihlla il 14 Luglio a 22:44

stacca e riposati, è stato un anno pesante ..
ti penso e ti abbraccio con affetto
mihlla*


Spedito da helfra il 14 Luglio a 19:44

Ciao, ricambio l'abbraccio e l'augurio...serena estate anche a te:)


Spedito da francietna il 24 Luglio a 16:35

^.^ Rilassati tesoro...ci risentiremo a settembre!!! Buona vacanza e buon riposo..
Un forte, forte abbraccio


Spedito da lagabbianellalu il 18 Luglio a 12:35

e spero che per te sia davvero un'estate ricca di serenità...un bacio Lù