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giovedì 26 febbraio 2009

COME VIVERE L'ATTESA.....di Maria Teresa


Da bambina l’attesa si colorava di giochi e luci, di dolci e leccornie, coccole e caldi abbracci, quando, con occhi sgranati di candido stupore infantile, suoni e colori prendevano forma in pensieri buoni e felici….
L’attesa, nell’ atmosfera natalizia, assumeva contorni vibranti e concitati per l’avvento……
I pensieri, da adolescente, ripercorrono forme ed ombre sbiadite, ma non cancellate dal tempo interminabile di attesa della telefonata che non arriva mai e poi, invece, quando perdi ogni speranza lui ti chiama…e il tempo, lo stesso tempo prima interminabile, che invece ora vola troppo in fretta e che vorresti fermare quando, esplorando i sentimenti, ricevendo le prime rose rigorosamente rosse, ballando e cantando insieme alla tua migliore amica, vorresti che tutto fosse avvolto in una bolla sospesa in un pezzo di arcobaleno…. tra cielo e mare.
E poi l’attesa trepidante di una “notte prima degli esami”; quella dell’alba di un nuovo giorno che dissolve luci e ombre, che attraversa emozioni e speranze per il futuro che ti attende; quella che ti porta a scoprire, con dolce e morbida tenerezza, il lato più nascosto e sconosciuto del cuore materno; quella, interminabile, della prima febbre del tuo bimbo …. E ancora, l’attesa dietro una porta, ti dicono che la tua migliore amica, l’amica di sempre non c’è più e il tempo si ferma e vorresti che ritornasse indietro, resti in bilico tra il passato e il presente e ripercorri strade di sofferenza che non conoscevi e il tempo del dolore rompe gli argini e ti invade con l’impeto di un fiume carsico…..Dopo, l’attesa dell’attesa diventa quella di un nuovo giorno che si fa sogno.
In questo stringato ritorno alle emozioni, oggi, mi ritrovo ad accompagnare nell’attesa persone che con le loro ferite, le loro speranze e semplicemente la voglia di amare, inevitabilmente hanno percorso e ripercorso cammini unici e singolari, essendo ognuno unico e singolare, portandomi a pensare come Hikmet che “il più bello dei mari è quello che non navigammo, il più bello dei nostri figli non è ancora cresciuto, i più belli dei nostri giorni non li abbiamo ancora vissuti…….” .

***Maria Teresa***


Cara Maria Teresa, grazie per aver impreziosito il mio blog con la sublime poesia della tua anima,è bello poterti dire che oltre alla commozione , al nodo in gola,alla vista appannata, al cuore che
batte forte, c'è un brivido caldo e distinto.... è l'orgoglio di essere tua sorella.




Spedito da apogea2 il 3 Marzo a 19:25

Che bella questa cosa, condividere con una sorella la stessa gioia di scrivere parole bellissime e colorate come queste. Un saluto a Maria Teresa e un dolce bacio per te. Lu


Spedito da brickka il 2 Marzo a 17:32

e ne hai ben donde di esserne orgogliosa,parole magnifiche.
un abbraccio ad entrambe:-)


Spedito da helfra il 26 Febbraio a 0:40

Ciao, trovare la "grandezza" nei ns "simili" è stupefacente...sarà per qst che ne sono sempre stata affascianata...
Buonanotte:)
p.s.(bello vederti nel tuo avatar...;))














mercoledì 11 febbraio 2009

LA LUCE DELLA CONSAPEVOLEZZA



Il tuo cambiamento negli anni, giorno dopo giorno, nelle ore, in un attimo. Te ne accorgi nella tua interezza. Dagli occhi, piu’ stanchi, non piu’ incantati da seduzioni e utopie, ma illuminati da una luce chiara e pura, la luce della consapevolezza. Il cambiamento lo scorgi anche dal tuo corpo piu’ maturo, segnato dal tempo, dalla vita, dalle gioie, dai tuoi dolori, dai sogni svaniti, da cio’ che eri e che sei… è il tuo passato, il tuo presente, e scorgi la magnificenza di una sacralità un tempo non distinta…. Poi con uno sguardo nel passato, avvisti il superfluo, gli inganni, quelle piume evanescenti che credevi fossero macigni, e l’arsenico confuso col nettare divino…..Sorridi, per cio’ che un tempo velava le tue luci dentro di te, e perché forse adesso hai centrato il vero percorso, Sorridi, perché accettare significa la pace nell’anima; Sorridi, perché ti accorgi che non puoi rimpiangere il tempo dell’incoscienza e dei troppi errori, né la tua coazione a ripetere o il tuo giovane e caparbio rifiuto di non voler vedere, ne’ credere alla tua superficialità e leggerezza nei tuoi ingenui abbandoni ,ai percorsi sconosciuti e infingardi..e Sorridi, perché adesso non rinneghi quei percorsi negli inestricabili anfratti di quei precari terreni friabili , né l’aver sfidato i minacciosi dirupi scoscesi, perchè è stato essenziale alla tua crescita spirituale, perché senza di essi tu non saresti cio’che sei ora, non avresti in te nemmeno quel valore aggiunto dato dalle tue esperienze, e né potresti gioire cosi’ profondamente come adesso ,per aver conquistato la luce di quella consapevolezza che ti preserva, e che ti regala piu’ discernimento e un po’ piu’ di pace.... e allora....
vivi.... ...adesso... .....e Sorridi
Rita



Spedito da violetinside il 24 Febbraio a 13:30

ciao carissima...ora do' un'occhiata ai tuoi post....sempre belli ed interessanti...:-)


Spedito da murielxx1 il 23 Febbraio a 1:22

Questo si' che è un inno a viversi positivamente !Vivere la propria eta' con la consapevolezza che ogni periodo ha una sua caratteristica ,la giovinezza con la sua rabbia,la sua incoscenza,le sue insicurezze o le sue forse fin troppe certezze illusorie .Poi la maturita',gli occhi si' forse un po' piu' stanchi ,meno disincantati ,la vita segna si sa',ma continuare ad affrontarla con un sorriso nel volto e la serenita' nel cuore questa è una grande forza ,complimenti !

Spedito da apogea2 il 19 Febbraio a 21:59

Ciao Rita cara spero proceda tutto bene, ma sento di si nel cuore. Un bacio e buona serata tesoro. Lu


Spedito da giulio321 il 19 Febbraio a 13:54

...la consapevolezza della sacralità del proprio corpo, della propria vita e dei doni che ci ha elargito.....coscienza e maturità ci rendono belli e pieni di luce. Complimenti.


Spedito da masaniello69 il 17 Febbraio a 10:19

ciao, grazie per i complimenti, ma le "modelle" non erano poi cosi carine tranne 2,
la musica l'ho estratta da un buddha bar.......
sai come la vedo io riguardo al tuo post, non credo che la scelte siano degli errori, solo se ci si sente sotto esami e qualcuno ci giudica e non condivide le nostre scelte ci fa' sentire che abbiamo sbagliato, ma se le nostre scelte non ci portano ad un traguardo che ci aspettavamo e rimaniamo delusi da i comportamenti degli altri nei nostri confronti perchè poi loro a loro volta hanno intrapreso altre scelte.... non è un errore amare e volere essere amati, non è mai un errore, siamo quello che abbiamo vissuto,....... o no?