Da bambina l’attesa si colorava di giochi e luci, di dolci e leccornie, coccole e caldi abbracci, quando, con occhi sgranati di candido stupore infantile, suoni e colori prendevano forma in pensieri buoni e felici….
L’attesa, nell’ atmosfera natalizia, assumeva contorni vibranti e concitati per l’avvento……
I pensieri, da adolescente, ripercorrono forme ed ombre sbiadite, ma non cancellate dal tempo interminabile di attesa della telefonata che non arriva mai e poi, invece, quando perdi ogni speranza lui ti chiama…e il tempo, lo stesso tempo prima interminabile, che invece ora vola troppo in fretta e che vorresti fermare quando, esplorando i sentimenti, ricevendo le prime rose rigorosamente rosse, ballando e cantando insieme alla tua migliore amica, vorresti che tutto fosse avvolto in una bolla sospesa in un pezzo di arcobaleno…. tra cielo e mare.
E poi l’attesa trepidante di una “notte prima degli esami”; quella dell’alba di un nuovo giorno che dissolve luci e ombre, che attraversa emozioni e speranze per il futuro che ti attende; quella che ti porta a scoprire, con dolce e morbida tenerezza, il lato più nascosto e sconosciuto del cuore materno; quella, interminabile, della prima febbre del tuo bimbo …. E ancora, l’attesa dietro una porta, ti dicono che la tua migliore amica, l’amica di sempre non c’è più e il tempo si ferma e vorresti che ritornasse indietro, resti in bilico tra il passato e il presente e ripercorri strade di sofferenza che non conoscevi e il tempo del dolore rompe gli argini e ti invade con l’impeto di un fiume carsico…..Dopo, l’attesa dell’attesa diventa quella di un nuovo giorno che si fa sogno.
In questo stringato ritorno alle emozioni, oggi, mi ritrovo ad accompagnare nell’attesa persone che con le loro ferite, le loro speranze e semplicemente la voglia di amare, inevitabilmente hanno percorso e ripercorso cammini unici e singolari, essendo ognuno unico e singolare, portandomi a pensare come Hikmet che “il più bello dei mari è quello che non navigammo, il più bello dei nostri figli non è ancora cresciuto, i più belli dei nostri giorni non li abbiamo ancora vissuti…….” .
***Maria Teresa***
Cara Maria Teresa, grazie per aver impreziosito il mio blog con la sublime poesia della tua anima,è bello poterti dire che oltre alla commozione , al nodo in gola,alla vista appannata, al cuore che
batte forte, c'è un brivido caldo e distinto.... è l'orgoglio di essere tua sorella.
Cara Maria Teresa, grazie per aver impreziosito il mio blog con la sublime poesia della tua anima,è bello poterti dire che oltre alla commozione , al nodo in gola,alla vista appannata, al cuore che
batte forte, c'è un brivido caldo e distinto.... è l'orgoglio di essere tua sorella.
Che bella questa cosa, condividere con una sorella la stessa gioia di scrivere parole bellissime e colorate come queste. Un saluto a Maria Teresa e un dolce bacio per te. Lu | |
e ne hai ben donde di esserne orgogliosa,parole magnifiche. un abbraccio ad entrambe:-) | |
Ciao, trovare la "grandezza" nei ns "simili" è stupefacente...sarà per qst che ne sono sempre stata affascianata... Buonanotte:) p.s.(bello vederti nel tuo avatar...;)) |
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