Che fare con le parole?
Che fare con le parole,
gregge pertinace
che un tempo rispondeva
al fischio del pastore
e trottando per rupi
e per gole
veniva a raccogliersi
sotto la luce violetta nell’ovile?
Oggi sporche, scorticate e vinte
compiono la routine del loro ritorno.
Le guardo intorno sparse;
non so che voglio da loro
né riesco a ricordare chi me le affidò
né dove devo condurle.
Incerte si appaiano
in un arabesco cieco e incomprensibile,
addentrandosi nei miei sogni,
mentre la notte sorda soccombe.
Carmen Martín Gaite
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