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lunedì 19 novembre 2007

GUSTAVE COURBET


Vorrei gettare al vento
I mille veli che frenano
il mio corpo inquieto
Che la fresca aria dell’alba sorprenda
la mia pelle ancora calda
Che il sole la illumini di un nuovo chiarore aureo
E il suo calore la rigeneri ardendo
ogni suo sottile lembo
Vorrei mostrare le stille del mio sudore
che come gocce di rugiada
perlustrano
Ogni mio sinuoso recesso
Vorrei che la mia pelle venga colta d’improvviso
da mille gocce del plumbeo cielo
E che fiocchi di neve si sciolgano
nei suoi tortuosi accessi
Vorrei che anche tu possa cogliermi all’istante
Navigando errante
Nella mia vitale linfa
Tra gli anfratti dei petali
della mia purpurea rosa

Rita

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