E tu, cosa scegli, tinte uniformi e sempre uguali, un arcobaleno o contrasti tra due o piu' colori?
Pensiero unico, assoluto, che vanta linearità e rigore
o tante idee, dubbi e possibilità per un concetto unico?
ed allora...quando è semplicità o complessità? Quando la banalità si confonde con la semplicità e quando un concetto, un problema piu' o meno complesso viene ancor piu' complicato , ingarbugliato, o viene minimizzato, mortificato da soluzioni troppo semplicistiche? Come fare? Come accordarsi, tra le tante menti mediocri, intelligenti, pragmatiche, cervellotiche o amanti della speculazione pura?
Come ci si mette in armonia in questa folle torre di Babele che è la nostra società, a convivere con gli altri distinguendo in comune accordo le realtà oggettive da quelle soggettive? Rispettare le opinioni altrui, è cosi' impossibile? Spesso non è neanche sufficiente, quando si deve prendere una decisione comune e si collabora insieme, si convive, si condivide...in teoria, si dovrebbe dialogare con capacità di discernimento, trovando una soluzione ed un accordo con obiettività ....ma è talmente difficile da sembrare mera utopia. In pratica, quali sono le cause delle incomprensioni e dei disaccordi?? I limiti intellettivi di ciascuno di noi? La mancanza di un equilibrio emotivo? Caratteri autoritari e molto forti? I condizionamenti e l'educazione ricevuta dalla famiglia d'origine? Le tradizioni e le convenzioni sociali che ci schiacciano in quel cosiddetto pensiero monocorde? La differente apertura mentale?....la superbia? la mancanza di umiltà? Ma certo!!!c'è cosi' poca umiltà, sussiste tra molti un'eccessiva considerazione di se' stessi e un' assenza di introspezione ... quante volte abbiamo provato ad osservarci nelle nostre azioni quotidiane, come fosse un film, per tentare di immaginare come saremmo potuti apparire agli occhi degli altri, con le nostre disquisizioni, le nostre accuse, le nostre presunzioni? ...E perchè non ascoltare davvero l'altro, con il cuore in mano e la mente aperta, mettendo in discussione, con obiettività, le nostre certezze considerando con attenzione il punto di vista altrui? E' di grandi proporzioni, la mancanza di sensibilità, la superficialità, l'eccessivo egocentrismo tra la gente, amici, coniugi, consanguinei.. Perchè non si riesce ad ammettere uno sbaglio e a chiedere scusa quando si è arrecato un torto, o ferito una persona? Non si comprende che L'UMILTA' è un pregio inestimabile!!!!! Da dove viene l'affronto per quisquilie e l'offesa facile, tutta questa arroganza e presunzione? Da un complesso di inferiorità? Da un'eccessiva considerazione di sè? Dalla paura di mettere a nudo le proprie fragilità? Dall'ottusità di possedere mente e cuore chiuso al mondo? Pensiamo a come le parole non dette , o formulate in modo sbagliato, i fraintesi ed i laceranti silenzi possano sgretolare le fondamenta dei rapporti...Secondo voi, L'INCOMUNICABILITA'....è L'ESPRESSIONE DEL"NON AMORE"?
bella forte anche l'immagine...complimenti... | |||||||||||
...forse un giorno nn avremo più la necessità della comunicazione verbale, basterà quella telepatica...sarà...meglio o peggio...??!! Un bacione carissima! ;-) | |||||||||||
in effetti,l'incomunicabilità nasce da tutto cio' che hai elencato....Non amore? Incapacità di saper amare, non perchè non si ami, ma perchè non si è capaci di superare egoismo e presunzione, e come razionalmente dici tu, senza l'umiltà, e senza apertura mentale, e quindi con l'ottusità, non si potrà mai esprimere la parte piu' buona della nostra anima...ma chi è che riesce a farlo sempre? siamo nero e bianco in ogni cosa, anche a discapito dei dialoghi e quindi della comunicazione....l'amore è vero, fa miracoli...ma prima veniamo noi. Complimenti, rizzi, sei una donna passionale e profonda e gli occhi sono lo specchio dell'anima...
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