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giovedì 17 gennaio 2008

2°PARTE -SIGNOR PAPA, MA QUANTA RESPONSABILITA’ HA LA CHIESA NELLADIFFUSA MANCANZA DI SENSO DEL SACRO ?

Nei vangeli c'è scritto ben poco di quello che la Chiesa considera dogma religioso e di quel che viene insegnato a Catechismo. Gesù non nacque nell’anno zero ma qualche tempo prima, non nacque il 25 dicembre, non fu crocefisso a 33 anni.
Da nessuna parte nei Vangeli si dice che Maria fosse vergine fino alla nascita di Gesù, non si parla di Sacramenti, non si nomina né il Limbo né il Purgatorio e gli accenni all’Inferno sono molto vaghi e discutibili. Non si nominano chiese e cattedrali e anzi Gesù invita a non pregare in pubblico. Non si parla di sacerdozio né tanto meno di celibato dei preti (che fu stabilito solo intorno all’anno mille ma che fino al 1600 si poteva evitare comprando un’indulgenza).
Non si parla del diritto della Chiesa a possedimenti materiali o a possedere banche (Gesù scacciò i mercanti dal Tempio). Non si parla di divieti sessuali: Gesù difese due donne condannate alla lapidazione per la loro condotta sessualmente immorale. Gesù le salva dicendo: perdonatele perché hanno peccato per troppo amore, stabilendo in questo modo l’assoluzione a priori delle trasgressioni amorose.
La dottrina della Chiesa è in realtà molto lontana dalla parola di Gesù. Per questo i Papi hanno vietato per più di un millennio la conoscenza diretta dei Vangeli e hanno torturato e ucciso chi cercava una pratica religiosa più vicina alla parola di Gesù: i Patarini, i Catari, Dolciniani. Sono morti perché volevano seguire i Vangeli. Rinchiusero in una cella immobilizzato, per anni Jacopo da Todi per la sua fede in Gesù. Quando fu liberato le sue ginocchia erano calcificate e non potè più camminare. Con Lutero non ci riuscirono.
E quel che vedo, signor Papa è che ancora la Chiesa di Roma è restata a difendere posizioni autoritarie. Ancora vediamo l’amicizia con i dittatori sanguinari, banche e grandi interessi economici.
Per fortuna non bruciate più nessuno sul rogo ma quando qualcuno parla in modo irritante le leve economiche e politiche vengono spinte in modo tale da colpirlo violentemente.
Ancora oggi la chiesa usa del suo potere terreno per condurre guerre contro gli eretici. Mi creda, caro Papa, gliene potrei raccontare parecchie subite personalmente.
E allora mi sembra che qui ci siano parecchi problemi inerenti alla fede.
E direi che lei, che mi dicono essere un fine filosofo, non può non notare che il seme della decadenza morale ha le proprie radici proprio nell’alveo della Chiesa di Roma, madre della cultura europea.
Quindi caro Papa, non possiamo non annoverare tra le cause storiche che hanno portato alla perdita del senso del sacro e alla mercificazione della vita il cattolicesimo stesso. Da questo punto di vista le religioni primitive hanno dimostrato un’indiscutibile superiorità morale.
Ora, santità, io e lei abbiamo una cosa in comune. Entrambi crediamo che solo da una rinascita del senso del sacro possa scaturire qualche cosa di buono.
Dall’alto della sua profonda conoscenza di grandi e indiscussi cristiani come San Tommaso potrà certamente convenire che Dio è mistero e che qualunque tentativo di definire questo mistero è una riduzione dell’immensa imponderabilità del segreto dell’esistenza del mondo. (continua...)

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