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giovedì 17 gennaio 2008

LA MAGIA DEL RAKS SHARQI



Il Raks sharqi, ossia danza del Medio Oriente, impropriamente coniata come“danza del ventre” dagli esploratori francesi di fine settecento, nasce come danza sacra e la sua sensualità ha origine dalla naturalezza, non dalla provocazione; non è solo una mera danza di seduzione, purtroppo è sempre più svalutata e snaturata da danzatrici non professioniste, talvolta con appena un anno di studio, che si esibiscono sempre più numerose nei locali di tutto il mondo...
Le origini di questa danza si perdono nel tempo e nello spazio... Nel periodo neolitico, in Mesopotamia, le sacerdotesse celebravano le loro danza in onore delle dea Ishtar, la grande Dea, simbolo della fertilità, dell’amore e della sensualità. Nell’Egitto faraonico, cinquemila anni fa, le danze si svolgevano nei templi dedicati a Iaset ( la Iside dei romani), l’eccelsa Dea della Luna, del mistero e della Magia. Le sacerdotesse iniziavano le danze coperte da un velo, e il gesto di toglierselo stava a simboleggiare la rivelazione della "Luce". I passi e i movimenti del ventre, narravano la storia di Iaset ,simboleggiavano le varie divinità e i quattro elementi della natura. Si eseguivano danze che celebravano la fertilità e che simulavano l’origine della vita attraverso particolari movimenti ed ondulazioni dei fianchi (che contraddistinguono tuttora il Raks Sharqi con lo “shimmy” , la particolare vibrazione del bacino).Attraverso questi rituali, Le sacerdotesse cercavano l’unione con l’universo, e con la pratica assidua di quest’arte sacra, si evolvevano spiritualmente. Al tramonto della civilta’ matriarcale, con le invasioni degli Arabi, questa danza si arricchì di un ritmo più festoso , ma perse i connotati di danza sacra, acquisendo differenti interpretazioni, divenendo danza laica e limitando la donna a mero oggetto di seduzione. Nel Medioevo, le donne acquistate nel mercato degli schiavi, venivano portate negli harem di califfi e sultani. Alle “prescelte”, venivano insegnate le arti e le scienze del periodo. Le schiave, nel tempo, dimostrarono di possedere grandi capacità intellettuali e grazie alle loro abilità dialettiche e alle sensuali movenze del loro corpo, riuscirono ad impadronirsi della mente e dei sensi dei padroni.
Il fulcro della danza orientale è il centro del corpo, la fonte d’energia del movimento; ogni parte del corpo si muove autonomamente, ed è questo che la rende perticolarmente affascinante. Movimenti precisi, ben definiti, rievocano i movimenti delle onde del mare, della luna, del fuoco, imitano diversi animali come il serpente o il cammello, e il movimento infinito, simboleggiato dal numero otto, disegnato dai fianchi, con diverse e particolari tecniche. Questa danza suscita meraviglia, e ci si sorprende a contemplarla estasiati, se la danzatrice riesce a trasmettere eleganza ed armonia... il segreto sta nella fluidità e nella morbidezza dei movimenti....danzando, si celebra la propria femminilità, si ha la sensazione di essere guidati e cullati dal proprio ventre, che acquista un potere ancestrale e che ci riporta alle origini, alla nascita.... Con il Raks sharqi la donna, inneggiando alla propria femminilità, rapita da sé stessa, ritrova benessere e gioia ....Amo profondamente questa danza, e mi prefiggo di riprenderla appena possibile, perché è ancora vivo e fervido in me il ricordo di quel benessere e di quella gioia ....

( Si, Pat, il costume nella foto l'ho realizzato io, indovinato!!)
Spedito da danielatuscano il 21 Dicembre a 16:43

Una mia amica è appassionata di danza del ventre e vorrebbe farla conoscere anche a noi... Finora non è capitata l'occasione...
Domani partirò, sono passata a salutarti... Ma prima lascerò ancora un ricordo.


Spedito da apogea2 il 19 Dicembre a 12:13

Bentornata Rita, mi fa immensamente felice che ora sei pronta per essere diversa....spero mi racconterai di questi giorni, aspetto una mail. Ti abbraccio forte forte. Lu


Spedito da arylen il 11 Dicembre a 13:42

;-)...forse...kiss
Spedito da apogea2 il 11 Dicembre a 11:46

Le tue parole sono un balsamo per me...ti voglio bene tesoro. Lu


Spedito da apogea2 il 10 Dicembre a 15:14

MI MANCHERAI.....A PRESTO. LU


Spedito da stellium72 il 10 Dicembre a 13:57

grazie della spiegazione, in effetti a volte si danno significati impropri alle cose,
anche io sento la mancanza dello yoga che ho praticato per tanti anni, mi sono ripromessa che riprenderò le meditazioni e la pratica, magari in un modo nuovo...
baci stellium
Spedito da aneymos il 7 Dicembre a 20:48

Dovrei trovare un posto decente per andare a vedere la danza del ventre. Perchè non pubblichi la tua esauriente spiegazione su Wilkipedia, magari un po' limata? Forse ancora non hanno aggiunto la voce Raks sharqui.
Ciao


Spedito da arenui69 il 7 Dicembre a 18:38

Bellissima sta cosa...ma lo sapete che mi è venuta...
una gran voglia di rimettermi alla prova???
Oggi ho partecipato ad un laboratorio teatrale...
e mi è venuta voglia di iscrivermi a un corso di recitazione...
ora leggo il tuo post e mi è venuta voglia di iscrivermi...
ad un corso di raks sharqi...insomma mi sento ispirata...
Baci cara... e buon weekend Are...


Spedito da apogea2 il 7 Dicembre a 18:34

Esauriente spiegazione cara Rita, ho visto danzare, mentre leggevo bellissime donne, libere e gioiose....riprendi al piu' presto, fallo per la tua anima che cerca ristoro...e il sax? Un bacio danzante. Lu

Spedito da targa58 il 7 Dicembre a 12:54

Bellissima e molto interessante la tua spiegazione, cara Rita, la farò leggere a mia figlia che pratica proprio questa danza da un po' di tempo e ne è entusiasta. Spesso mi incita ad iscrivermi anch'io, ma devo confessarti che m'imbarazza un po', mah, un giorno, forse... Kisses Pat

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