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giovedì 17 gennaio 2008

PLEIADI AMMASSO STELLARE


IL TUO PENSIERO E IL MIO

Il tuo pensiero è un albero che affonda le sue radici nel terreno della tradizione, i cui rami si allungano nel potere della continuità.
Il mio pensiero è una nuvola che si muove nello spazio, si divide in mille gocce che, cadendo, creano un ruscello che cantando scorre verso il mare. Quindi si innalza in vapore verso il cielo.

Il tuo pensiero è una fortezza che né tempesta né folgore può scuotere.
Il mio pensiero è una tenera foglia che si piega in ogni direzione e trae piacere dal suo ondeggiare.

Il tuo pensiero è un dogma antico che non ti può cambiare né tu puoi cambiare lui.
Il mio pensiero è nuovo, mi mette alla prova ed io lo metto alla prova mattino e sera.
Tu hai il tuo pensiero ed io ho il mio.

Il tuo pensiero ti permette di credere all’iniquo confronto del forte contro il debole, all’inganno del subdolo che raggira l’ingenuo.
Il mio pensiero mi infonde il desiderio di lavorare la terra con l’aratro, di falciare il raccolto, di costruirmi una casa di pietre e malta, di tessere con fili di lana e lino le mie vesti.

Il tuo pensiero sposa la causa della fama e dell’esibizione.
Il mio mi consiglia e mi implora di ignorare la notorietà considerandola al pari di un granello di sabbia gettato sulla riva dell’Eternità.

Il tuo pensiero ti instilla in cuore arroganza e superiorità.
Il mio radica in me l’amore per la pace ed il desiderio di indipendenza.

Il tuo pensiero genera sogni di palazzi dai mobili di sandalo tempestati di gemme e letti di serici fili intrecciati.
Il mio pensiero mi sussurra all’orecchio: «Sii puro di corpo e di spirito anche se non hai un posto dove posare il capo».

Il tuo pensiero ti fa aspirare a titoli e incarichi.
Il mio mi esorta a prestare umili servigi.
Tu hai il tuo pensiero e io ho il mio.

Il tuo pensiero è scienza sociale, è lessico religioso e politico.
Il mio è un semplice assioma.

Il tuo pensiero parla di donne belle, brutte, virtuose o prostitute, intelligenti o stupide.
Il mio vede in tutte le donne la madre, la sorella o la figlia di ogni uomo.

Il tuo pensiero stima chi è abile, l’artista, l’intellettuale, il filosofo, il sacerdote.
Il mio considera piuttosto chi è capace di amare, chi dona affetto, il sincero, il probo, l’amabile e il martire.

Il tuo pensiero sostiene il giudaismo, il bramanesimo, il buddismo, il cristianesimo, l’islamismo.
Nel mio pensiero c’è una sola religione universale i cui vari sentieri non sono altro che le dita della benigna mano dell’essere Supremo.

Il tuo pensiero sostiene che la gloria delle nazioni è dovuta ai suoi eroi. Tesse le lodi di Ramsete, Alessandro, Cesare, Annibale e Napoleone.
Ma il mio riconosce i veri eroi in Confucio, Lao-Tse, Socrate, Platone, Abi Taleb, EI Gazali, Jalal Ed-din-el-Roumy, Copernico e Pasteur.

Il tuo pensiero riconosce una differenza fra il pragmatico e l’idealista, tra la parte e il tutto, tra il mistico e il materialista.
Il mio è consapevole del fatto che la vita è una e i suoi pesi, misure e tabelle non coincidono con i tuoi pesi, misure e tabelle. Colui che credi idealista può essere invece un uomo pratico.
Tu hai il tuo pensiero e io ho il mio.

Il mio pensiero vaga per valli remote e oscure.
Il tuo pensiero celebra col suono di trombe la tua danza.
Il mio preferisce il tormento della morte alla tua musica e alla tua danza.

Il tuo pensiero è il pensiero del pettegolezzo e dei fallaci piaceri.
Il mio è il pensiero di colui che si sente perduto nel suo stesso paese, di colui che è straniero nella sua stessa patria, del solingo tra parenti e amici.

Tu hai il tuo pensiero e io il mio. 



Spedito da apogea2 il 29 Novembre a 12:47

Gibran ha sempre il potere di far nascere sulla mia pelle brividi caldi.
Bellissime parole...io ho il mio pensiero tu il tuo, forse possono coincidere? Un bacio signora dell'arte. Lu

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